LA MOSTRA DI DEGAS A NAPOLI

Fino al 10 Aprile,prorogata a maggio, nella grande Sala del Refettorio del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore si potrà visitare la Mostra dedicata ad Edgar Degas, intitolata “Degas il ritorno a Napoli”.

Oltre cento opere esposte e disegni, incisioni, sculture, documenti e fotografie che testimoniano l’interesse del grande impressionista francese per la città di Napoli, dove visse da giovane , frequentando l’Accademia di Belle Arti.

La mostra è divisa in tre aree tematiche.

  1. La prima, riferita agli anni giovanili di Degas, ricostruisce le atmosfere della Napoli di fine Ottocento, attraverso la storia e l’analisi del ritratto del nonno Hilaire De Gas. Si tratta del primo importante dipinto realizzato a Napoli dal futuro pittore impressionista.
  2. Nella seconda sezione compaiono temi distintivi dell’arte di Degas: le ballerine, prostitute, cavalli da corsa e café-chantant della Belle Époque e una galleria di disegni, studi preparatori, incisioni, litografie e xilografie, infine tre sculture in bronzo.
  3. La terza area tematica riguarda la vita personale di Degas, le sue amicizie e gli anni più dolorosi della sua esistenza colpita dalla cecità. In mostra anche trentaquattro fotografie realizzate da Degas, provenienti dalla Bibliothèque Nationale de France

EDGAR DEGAS, LA BIOGRAFIA

Edgar Degas fu pittore e scultore, uno dei più importanti pittori francesi del 19° secolo.

Degas visse a Napoli a Calata Trinità Maggiore, vicino piazza del Gesù Nuovo, al Palazzo Pignatelli di Monteleone, acquistato da suo nonno, il banchiere Renè Hilaire Degas che, dopo la rivoluzione francese, si spostò a Napoli dove si sposò con una napoletana e ebbe tra i suoi figli Auguste, padre di Edgar.

A Napoli ricevette nell’ambiente familiare un’educazione artistica raffinata ed esigente

Un soggiorno a Roma nel 1856 lo mise in contatto con l’arte italiana. Soprattutto lo attrassero i pittori del ‘400, il Pisanello, i Pollaioli, il Mantegna, il Ghirlandaio. Si recò inoltre più volte a Napoli, dove eseguì alcuni ritratti.

Le prime acqueforti del Degas risalgono al 1857. Verso la stessa epoca dipinge i suoi primi quadri, in cui si nota l’influenza dei due grandi maestri l’Ingres e il Delacroix.

Verso il 1865 si lega al gruppo di artisti del caffè Guerbois, capitanati dal Manet, i quali iniziavano allora la rivolta contro l’accademismo.

Sono di questo periodo alcune delle sue opere migliori: ritratto di M.me Gaujelin (La Femme aux mains Jointes, 1869, Boston, Gardner Museum), ritratto di M.me Camus (1870) e, soprattutto, l’Orchestra(1868) e il ritratto di M.lle Dihau (ambedue al Louvre), la Donna con crisantemi e Ufficio dei cotoni a New Orleans (1873; Pau, Museo).

I giovani artisti per non essere boicottati decisero di esporre per conto loro e nacque così il gruppo degli “ impressionisti” , dove confluivano artisti molto diversi come Manet, Renoir, Monet, Cézanne.

Degas, che era a capo del gruppo, lottò contro le convenzioni e dipinse scene di vita reali di vita parigina, gli ippodromi, i caffè-concerto, i balletti all’Opéra, opere come le Ballerine (1872), Jokeys, Modiste e Lavandaie (1880) e poi ritratti, attraverso i quali entrava nell’intimo del personaggio, ne scrutava gli stati d’animo e i pensieri, come nel ritratto del Barone Lepic, di Duranty fino a dedicarsi alla rappresentazione del corpo umano, la raffigurazione del nudo.

Degas sperimentò varie tecniche miste. Spesso impiegò la tecnica del monotipo, ossia la stampa in un unico esemplare, dipingendo con pittura a inchiostro direttamente su una lastra di metallo, quindi faceva pressione sulla lastra e sul foglio sottostante per ottenere una o due stampate, che utilizzava come base da rifinire a pastello.

Negli ultimi anni di vita colpito da cecità si dedicò alla scultura e scolpì in modo del tutto fantastico e originale molteplici figure di danzatrici.


Posted

in

by

Tags:

Comments

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora